Dalla Riviera dei Bronzi a Cassiodoro

Dalla Riviera dei Bronzi a Cassiodoro

PERCORSO GIALLO

Provincia: Catanzaro

Comuni: Guardavalle, Santa Caterina dello Jonio, Badolato, Isca sullo Jonio, Sant’Andrea Apostolo dello Jonio, San Sostene, Davoli, Satriano, Soverato, Montepaone, Montauro, Stalettì, Squillace, Borgia

Partenza: Guardavalle

Arrivo: Borgia

Come arrivare:

In auto:

  1. da Catanzaro: SS. 106/E90 per Reggio Calabria;
  2. da Reggio Calabria: Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, uscita Rosarno, S.G.C. Jonio/Tirreno – SS. 106/E90 per Catanzaro.

In treno: stazione di Lamezia Terme – Catanzaro Lido – Guardavalle.

In aereo:

  1. aeroporto di Lamezia Terme;
  2. aeroporto di Reggio Calabria.

Tempi di percorrenza: Il tempo di percorrenza in auto è di circa 45 min senza effettuare soste.

Accessibilità: Le tappe previste lungo l’itinerario sono direttamente raggiungibili con ogni tipo di automezzo.

L’itinerario si svolge prevalentemente lungo la SS. 106/E90 jonica, a margine della quale sono dislocate diverse aziende dedite a produzioni enogastronomiche tipiche e tradizionali di qualità, con particolare riferimento ai prodotti ittici e a quelli derivanti dalla loro trasformazione, inserite in una cornice di attrattive paesaggistiche, storiche e artistiche di particolare interesse.

Sevizi: Attività ricreative, culturali e didattiche, degustazione di prodotti tipici e esposizione di artigianato locale nelle numerose aziende dislocate lungo il tragitto.

Informazioni: www.rivieradeibronzi.com

Descrizione: Il percorso parte dal Comune di Guardavalle, primo paese della provincia di Catanzaro lungo la SS 106 per chi proviene da Reggio Calabria, e si snoda lungo la direttrice jonica verso il capoluogo. Il paese è ricco di attrazioni che si snodano lungo la direttrice mare-montagna, possedendo una zona marinara che costituisce un’attraente località balneare ricca di strutture turistiche e di eventi ludici e culturali e un borgo collinare ricco di storia, circondato da un ambiente naturale tra i più interessanti di tutto il territorio costiero calabrese. La costa è caratterizzata dalla presenza delle famose “Dune”, riconosciute quale Sito di Importanza Comunitaria dall’UE, mentre l’interno è dotato di un imponente patrimonio boschivo e un particolarissimo assetto geologico. Da visitare: Nella Marina, la Torre Cavallara di Vinciarello; nella parte antica del paese, cui si giunge attraverso la SP 141, la Torre Giordano (1700), la Chiesa Matrice o di S. Agazio o del Rosario, di stile barocco, decorata con affreschi dell’ottocento, la Chiesa di San Carlo e diversi palazzi nobiliari. Da non perdere la vista delle Cascate di Pietracupa lungo il Torrente Assi, che formano una vasca naturale in cui è addirittura possibile fare il bagno. Da Guardavalle, imboccando la SP 142, si può agevolmente raggiungere il comprensorio dei comuni di Stilo, Bivongi e Pazzano, territorio ricchissimo di testimonianze storiche, monumenti religiosi e archeologia industriale (la Cattolica di Stilo, le Reali Ferriere di Mongiana, l’Eremo di Santa Maria della Stella, il Monastero di S. Giovanni Therestis, ecc…).

Lungo l’itinerario si possono incontrare numerosi altri siti di particolare interesse legati alla storia della Calabria e alla cultura contadina. A pochi km da Guardavalle, è possibile imboccare la SP 135 che da Badolato Marina conduce a Badolato, antico centro medioevale posto tra due valloni che degradano verso la pianura litoranea. Il borgo millenario conserva ancora intatta la struttura urbanistica medioevale costituita da suggestivi vicoli stretti e tortuosi che si intersecano fra le case l’una a ridosso dell’altra. Da visitare: Chiesa di San Domenico (1566); Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria (1198); Chiesa dell’Immacolata con belvedere sul mare (1686); Torre Campanaria (1539). A 2 km, sulla Strada Provinciale per Serra San Bruno: Convento di Santa Maria degli Angeli (1606); Santuario Basiliano della Madonna della Sanità (XII secolo).

Proseguendo lungo il percorso litoraneo si giunge a Soverato, ridente località turistico-balneare che si affaccia sul Golfo di Squillace, detta “la Perla dello Jonio”, luogo ideale per gli amanti del divertimento e del mare. Le lunghe e calde serate soveratesi sono animate da innumerevoli eventi, locali che si affacciano sulla spiaggia, tornei sportivi, concerti, feste. Imperdibile la passeggiata sul caratteristico lungomare, ricco di bancarelle che espongono oggetti e merci di vario genere. Da segnalare anche le sagre, numerosissime nel periodo estivo sia a Soverato che nei dintorni, dove si possono gustare prodotti tipici calabresi di ogni genere. Da visitare: la cinquecentesca Torre Cavallara, che faceva parte del sistema d’avvistamento per la difesa della costa e la chiesa Arcipretale (sita nel borgo di Soverato Superiore), che custodisce una Pietà e un Cristo a bassorilievo di Antonello Gagini. Da Soverato è inoltre possibile imboccare la SS 182 delle Serre Calabresi per raggiungere Serra S. Bruno, sede della famosa Certosa, e Vibo Valentia.

La SS 106 continua il suo tragitto attraversando Montepaone, Montauro e Stalettì, località che oltre a offrire spiagge di particolare suggestione, sono dotate di numerosi attrattori turistico-culturali. Da visitare: a Montepaone la chiesa parrocchiale intitolata a Maria S.S. Immacolata (rifondata dopo la distruzione dovuta al terremoto del 1783), che conserva una tela del Seicento raffigurante la Madonna del Rosario, attribuita ad Ippolito Borghese, arredi sacri e ostensori in argento del settecento, e il Museo della Pesca e del Mare; a Montauro i resti dell’antico monumento della Grangia, una dipendenza della Certosa di Serra San Bruno dedicato inizialmente a S. Giacomo e successivamente a S. Anna, che è stato per quasi sette secoli il punto di riferimento economico e religioso di questa parte della Calabria. Inoltre, notevoli portali di pietra, palazzi gentilizi (Palazzo Terracini – Palazzo Pellegrini – Palazzo Madonna – Palazzo Spadea – Palazzo Teti – Palazzo Barberi – Palazzo Menechini), un museo parrocchiale in cui sono raccolti, oltre ad arredi e a documenti sacri, molti strumenti, arnesi e oggetti da lavoro, preziosa testimonianza dell’antica cultura contadina e le tre chiese: la Chiesa Matrice, antico castello normanno trasformato in Chiesa nel 1609, dove si custodiscono le preziose Reliquie del Santo Patrono San Pantaleone, la Chiesa di San Sebastiano e la Chiesa di San Pantaleone; a Stalettì la Scogliera di Pietragrande, la Baia di Caminia e la Baia di Copanello, dove si alternano scogliere imponenti che finiscono in un mare cristallino a spiagge di sabbia bianchissima, il sito archeologico di Santa Maria del Mare con i resti del Vivario fondato da Cassiodoro, il Convento di San Gregorio Taumaturgo del XI secolo, un tempo cenobio basiliano oggi  fiorente centro di cultura francescana che custodisce al suo interno, le reliquie del Santo Patrono approdate, secondo tradizione, presso la grotta di San Gregorio a Caminia, la Chiesa dell’Immacolata Concezione del XVI secolo con un altare policromo che custodisce al centro la statua della Vergine e la Chiesa della Madonna del Rosario del XVIII secolo. 

A seguire si giunge a Squillace, antica Skylletion, nata come colonia magno-greca di presidio dell’istmo di Catanzaro data la sua posizione dominante sull’omonimo golfo. Da visitare: il Duomo della Vergine Assunta in Cielo (1784-1798), ricostruito sulla Cattedrale normanna, che custodisce al suo interno notevoli opere artistiche, i resti del Castello, una fortificazione fondata dai Bizantini sulle rovine del Monastero Castellense di Cassiodoro, assediato e preso dai Saraceni, ricostruito dai Normanni e modificato dagli Angioini, la Chiesa dell’Immacolata o di S. Nicola delle Donne, la Chiesa di San Matteo con una notevole facciata rinascimentale, la Chiesetta gotica di S. Maria della Pietà (XIII sec.), il Palazzo Vescovile, i tanti portali in pietra scolpita dei palazzi nobiliari, la finestra bifora trecentesca di Casa Teti, i ruderi della Chiesa e Convento di S. Chiara, il Museo Diocesano Arte Sacra. A Squillace, inoltre, è possibile ammirare le manifatture di ceramica realizzate con una tecnica particolare derivante da un’antichissima tradizione medievale e acquistarle presso le numerose botteghe artigiane dislocate nel centro storico.

L’itinerario termina a Borgia, sede del famoso Parco Archeologico di Scolacium, ricchissimo di testimonianze archeologiche e architettoniche di epoca greco-romana e medievale.

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